L' angolo del lettore

I draghi

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Lady Diamanda
view post Posted on 28/3/2011, 19:00




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Il drago è una creatura mitico-leggendaria dai tratti solitamente serpentini o comunque affini ai rettili, ed è presente nell'immaginario collettivo di tutte le culture, in quelle occidentali come essere malefico portatore di morte e distruzione, in quella orientale come creatura portatrice di fortuna e bontà. Presso gli antichi Greci e, a seguire, presso i Romani, acquisirono questo nome tutte le specie di serpenti grossi ed innocui che potevano anche essere tenuti come animali domestici. Già con Omero si cita un "drago", un animale fantastico con una vista acuta, l'agilità di un'aquila e la forza di un leone, rappresentato come un serpente con zampe e ali.

Il Drago d'India (detto anche Viverna) si divide principalmente in due sotto-specie: il drago di palude ed il drago di montagna. Entrambe le tipologie hanno le stesse caratteristiche fisiche, cioè due zampe e due ali, il corpo gigantesco e squamoso, una coda potentissima ed una gemma piantata nella fronte, ma mentre il primo è più lento e di colore nero, il secondo è più agile e socievole, con squame dorate ed una criniera color rosso fuoco. Le uova sono grandi e dure, di color grigio elefante.
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Il Dragone, gigantesca bestia serpentiforme dalla lingua triforcuta, era già famosa nella Grecia antica per la sua infinita saggezza, e spesso si diceva parlasse per bocca degli oracoli. Il mito della fondazione di Tebe contiene svariati dragoni: il dragone Pitone viveva presso una sorgente sul Parnaso, finché Apollo non lo trafisse con le sue frecce e trasformò il santuario della bestia nella sede dell'Oracolo di Delfi. L'Oracolo indicò a Cadmo dove fondare la propria città, e questi, incamminatosi presso il luogo indicatogli dall'Oracolo, si ritrovò presso una sorgente custodita da un Dragone. Sconfitta la creatura, la dea Atena disse a Cadmo di seminare i denti della bestia, e questi si tramutarono in guerrieri che iniziarono a combattersi a morte. I sopravvissuti aiutarono Cadmo a costruire Tebe. In seguito Atena diede alcuni denti del drago anche a Giasone per aiutarlo nella sua impresa alla ricerca del Vello d'Oro, sottratto ad un Dragone addormentato. Queste creature non hanno arti né ali, sono di solito giganteschi, e come i serpenti si avvolgono in spire. Le uova sono oblunghe e dorate.
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Il Drago di Giaffa, mostro marino dall'aspetto simile a quello di una balena crestata e dalla lunga coda, è stato sconfitto a colpi di spada da Perseo di ritorno verso casa con gli stivali alati, mentre il drago avanzava per divorare la propria vittima sacrificale, Andromeda, legata ad uno scoglio. A poche miglia di distanza invece si trova la tomba di San Giorgio, santo patrono inglese. I crociati che combattevano a Giaffa sostenevano che il giovane aveva domato con la lancia un drago di palude (imparentato con quello di Giaffa ma "anfibio"), salvando la ragazza vittima sacrificale del mostro, che poi fu condotto in città dove gli abitanti lo uccisero.

Fafnir, il drago tedesco che custodiva l'Anello dei Nibelunghi, e che Sigfrido, nella saga dei Volsunghi, uccise e mangiandone il cuore per poter capire il linguaggio degli uccelli, era a tutti gli effetti un Verme (Wurm o Wyrm). Sempre nella mitologia nordica è possibile trovare altri di questi dragoni: Niðhöggr che cerca di distruggere il mondo rosicchiando le radici dell'albero Yggdrasill. Altro mostro serpentiforme è Miðgarðsormr, figlio di Loki e della gigantessa Angrboða, gettato da Odino nell'oceano. Miðgarðsormr è talmente grande da riuscire a circondare tutta la terra e a mordersi la coda da solo. Abbocca all'amo di Thor, mentre quest'ultimo è a pesca; dopo una cruenta lotta il dio riesce a mettere in fuga il mostro. Jormungand è predestinato ad uccidere ed a essere ucciso da Thor al momento del Ragnarök. Uno dei draghi della letteratura tradizionale germanico-norrena che maggiormente descrive lo stereotipo successivamente accolto dall'immaginario popolare e dal fantasy è quello del poema anglosassone Beowulf: si tratta di una serpe alata, che sputa fiamme e custodisce un antico tesoro. Altra caratteristica del drago nella mitologia norrena è la sua capacità linguistica. Esso è in grado di parlare tutte le lingue, di cui si serve per mentire ed ingannare. Questi draghi, mastodontici lucertoloni solitamente senza ali e dai corpi allungati e sinuosi, sono la versione britannica del drago Occidentale: hanno squame dure come l'acciaio, denti affilatissimi e come i cugini possono sputare fuoco. Un altro Verme famoso fu quello che affrontò Beowulf ormai vecchio, morendo assieme a lui. Il Verme di Lambton e il Drago di Wantley furono entrambi uccisi da cavalieri, e la collina di WormHill prende proprio il nome dal Verme di Lambton. Re Artù adottò questa razza come suo stemma, ed i Vermi diventarono simbolo araldico dei re britannici.
 
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*Lunanera*
view post Posted on 28/3/2011, 19:10




I draghi sono stupendi :wub:
Mi piacerebbe anche tatuarmene uno :P
Comunque, molte belle le foto!!!
 
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Lady Diamanda
view post Posted on 28/3/2011, 19:32




ank a me piaciono molto i draghi, però non lo vorrei come tatoo...è troppo...comune... e io odio le cose comuni!!!!!!!
 
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Fantasiana
view post Posted on 30/4/2011, 17:49




Io li amo i draghi!! Non me ne tatuerei uno solo per il fatto che io ODIO i tatuaggi u.u Mi piacciono quelli con l'ennè però. Però qui si parla solo di draghi occidentali.
 
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Lady Diamanda
view post Posted on 30/4/2011, 18:07




se vuoi parlare di quelli orientali fai pure ^^
 
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hige
view post Posted on 14/6/2011, 09:09




i draghi sono assolutamente fantastici!
Io mene ero innamorata da piccola e amo guardare anche il film Dragon heart
 
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Lady Diamanda
view post Posted on 14/6/2011, 10:12




Anche io li adoro! Ma mai quanto le fate =P
 
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view post Posted on 29/8/2016, 20:50
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