L' angolo del lettore

la cupola del mondo, sebastian fleming

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Lady Diamanda
view post Posted on 27/7/2012, 20:48




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Firenze, 1494. Donato Bramante è folle di dolore: il suo miglior amico, Pico della Mirandola, è stato misteriosamente assassinato. Determinato a scoprire l’autore del delitto, Bramante raccoglie due singolari oggetti abbandonati accanto al cadavere: un anello che custodisce una striscia di carta vergata con caratteri ebraici e un’edizione della Divina Commedia, anch’essa in ebraico. Quale può essere il loro significato? E perché il potente cardinale Giacomo Catalano sembra quasi lieto della morte di Pico?
Roma, 1506. Finalmente è arrivato il grande momento: l’antica basilica di San Pietro, ormai in rovina, sta per risorgere. Diventerà l’edificio più grandioso di tutto l’Occidente, il simbolo della potenza della Chiesa. Ma chi sarà l’uomo destinato a progettare una simile impresa? Bramante è l’architetto di papa Giulio II, eppure Michelangelo è disposto a vendere l’anima al diavolo pur di ottenere l’incarico… Tra cortigiane affascinanti e prelati senza scrupoli, ambizioni sfrenate e progetti audaci, Roma intera ribolle di odi e di passioni, di sangue e di lacrime. E, nell’ombra, il cardinale Giacomo Catalano è più che mai deciso a lasciare la propria impronta su quella che sarà considerata la cupola del mondo…







Recensione di una lettrice/ un lettore



CITAZIONE
Protagonista assoluta del racconto è l’architettura. Questa nobile arte visse nel Rinascimento italiano la sua pagina più gloriosa attraverso le figure di Donato Bramante, Antonio da Sangallo, Baldassarre Peruzzi e il sommo Michelangelo, non dimenticando che queste figure vissero accanto ai grandi papi mecenati, da Giulio II della Rovere, a Leone X e Clemente VII Medici, fino a Paolo III Farnese. In realtà il romanzo, volendo raccontare la storia della edificazione della nuova Basilica di San Pietro, parte da lontano, dal gruppo di artisti capeggiati da Pico della Mirandola (luogo oggi tristemente famoso per il terremoto che ne ha distrutto la parte monumentale in modo irrimediabile) per arrivare a raccontarci in dettaglio la storia dei due grandi rivali, Bramante e Michelangelo, ambedue protetti dai papi, ambedue assetati di gloria. Bramante, spregiudicato bevitore e frequentatore di bordelli, ma da sempre innamorato della bella cortigiana Imperia, è deciso a costruire il più grande tempio della cristianità su indicazione del segretissimo “Libro degli architetti”, giunto misteriosamente nelle sue mani; Michelangelo è invece tormentato nella sua ricerca spirituale, ascetico, povero, legato al ricordo del suo primo impossibile amore per Contessina, la giovanissima figlia di Lorenzo il Magnifico, e poi, in vecchiaia, innamorato spiritualmente della poetessa romana Vittoria Colonna, sua tardiva ispiratrice.

Nelle pagine avvincenti, mai noiose, ritroviamo pezzi di storia che i manuali scolastici relegano nello sfondo: la grande allegria della corte di Lorenzo dei Medici, dove artisti divenuti poi celebri cominciavano il loro apprendistato; i giochi di potere in Vaticano, che vedevano contrapporsi le diverse fazioni, capeggiate le une da Giacomo Catalano, un intransigente e potente giovane cardinale il cui zelo religioso da fanatico convertito (era un ebreo spagnolo divenuto cattolico a forza, un marrano) lo porterà all’omicidio e più tardi ad una violenta tragica fine; e l’altra da Egidio da Viterbo, un predicatore che si schiererà dalla parte di Michelangelo, difendendone l’ortodossia cattolica, in tempo di processi e di roghi.

Pagine bellissime sono quelle dedicate alla ricerca, da parte di Michelangelo, dei marmi per le statue che Giulio II gli ha commissionato per il suo gigantesco mausoleo: nelle cave di Carrara il grande artista troverà, in mezzo a difficoltà inaudite, le pietre bianche per i suoi capolavori, trasportate fortunosamente a Roma. Molto intense anche le pagine dedicate al Sacco di Roma del 1527. Quei tragici avvenimenti avevano trovato spazio nel bellissimo romanzo di Maria Bellonci dal titolo “Rinascimento privato”, che, in qualche modo, questo romanzo ricorda per il rigore della ricostruzione storica accompagnato però da una bella parte romanzesca. Ecco allora la storia d’amore di Bramante per Imperia, la cortigiana che per amore della figlia Lucrezia sceglie di vivere con il grande banchiere Agostino Chigi, ricchissimo e potente, che non ama, abbandonando Donato a cui è legatissima; e ancora quella della stessa Lucrezia, che sposerà felicemente Antonio da Sangallo, erede di Bramante. Insomma una storia che mette insieme Dante, la Divina Commedia, Il Giudizio Universale di Michelangelo, le logge di Raffaello in Vaticano, la Pietà, la Cupola di San Pietro nella sua difficile e tortuosa edificazione, gli scritti di Giorgio Vasari che descriverà le vite di tutti i protagonisti di quell’epoca feroce ma straordinariamente ricca di geni…

Un libro consigliato a tutti, ma specialmente ad insegnanti in cerca di storie che rendano digeribile ai loro studenti una materia così ingiustamente trascurata.

Recensione by SoloLibri.net
 
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view post Posted on 8/7/2016, 17:32
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